Molti di voi potrebbero chiedersi
cosa sia ALPINA, altri invece conoscono già questo nome...... Nella
nostra rubrica vogliamo occuoparci di questa azienda italiana
che da lungo tempo produce parti molto importanti per le nostre
amate moto.
Quindi seguiteci in questo percorso
e cercheremo di illuminarvi al meglio su ALPINA RAGGI S.p.A
La società Alpina Raggi SpA
è stata fondata nel 1926 ed è rimasta nel corso del tempo una azienda
a conduzione famigliare.
Uffici e unità produttive si trovano a Lomagna (LC – Lombardia)
Alpina Raggi SpA è il leader in Europa fra i produttori di raggi
e nipples, e fornitore di importanti nomi nel settore bici/moto.
Reparto Produzione
L’area produzione è costituita principalmente da impianti
e macchinari progettati e realizzati all’interno della società
stessa,
Il processo produttivo include controlli estensivi e numerosi test
al fine di garantire costantemente la massima qualità. Quì permetteteci
una breve precisazione, quando acquistiamo dei prodotti after market
per le nostre moto, non sempre ci curiamo se ilo prodotto sia omologato
o anche solo idoneo al montaggio, infatti spesso non appaiono indicazioni
tecniche o omologazioni di sorta. Tutti i prodotti Alpina sono
omologati tramite i severi test effettuati dal TUV e dall'istitituto
scientifico breda di milano, www.isbreda.it ed inoltre perfettamente
intercambiabili agli originali senza bisogno della
più piccola
modifica.
ATTIVITA' SPORTIVA
L’attività sportiva di Alpina
inizia nel 2004 con dei test interni dove si incomincia a sperimentare
un nuovo tipo di ruote a raggi destinate all'uso crossistico e supermoto.
Nel 2005 inizia la collaborazione
con dei Top Team: Aprilia Racing e Honda Daverio Formula, partecipanti
al campionato italiano e mondiale Supermoto 2005. Gli ottimi risultati
che il prodotto ottiene sui campi di gara e l'adozione delle ruote
a raggi tubeless dell'alpina da parte di sempre più squadre è
il chiaro indice dell’alta
qualità del
prodotto offerto.
CARATTERISTICHE TECNICHE
I mozzi delle ruote sono realizzati
in ergal lavorato dal pieno i da macchine a controllo
numerico, anodizzati in varie colorazioni
I mozzi presentano delle forature
di alta precisione, con l'incrocio dei raggi che permette sempre
di avere una tensione perfettamente perpendicolare tra mozzo e
canale, questo consente una tensione costante durante il rotolamento
della ruota ed aumenta la rigidità torsionale dell'insieme rispetto
ad una tradizionale ruota a raggi.
Il brevetto dei raggi e dei nipple
Alpina consente il montaggio di coperture tubeless su qualsiasi
tipo di moto con manutenzione praticamente inesistente e tenuta
garantita nel tempo.
Il risultato Finale della ruota
assemblata aumenta notevolmente le caratteristiche estetiche delle
moto, oltre che naturalmente quelle tecniche.
LA NOSTRA PROVA
Noi di Motoitaliche grazie ad Alpina,
abbiamo avuto la possibilità di testare in anteprima le ruote a
raggi tubeless dedicate alla serie sport classic della ducati.
Le ruote in oggetto erano dei prototipi,
le definitive mentre vi scriviamo sono in produzione, e verranno
presentate al prossimo salone del Motociclo di Milano.
La moto scelta per il test è stata
una Ducati Paul Smart 1000 LE, il circuito di prova Il Pannonia
ring, in occasione dell'ultimo Ducati Speed Week.
Alcuni appunti di tecnica:
La Ducati Paul Smart monta di serie
due cerchi a raggi con canale in alluminio e raggi in acciaio,
nella misura anteriore 3,50/17 e posteriore 5,50/17 i cerchi non
consentono l'adozione degli pneumatici tubeless ma necessitano
dell'inserimento della cameria d'aria.
Questo comporta due problematiche
tecniche fondamentali:
1 il peso del complesso cerchio
pneumatico viene ulteriormente aumentato per l'adozione della camera
d'aria.
2 Gli pneumatici di nuova generazione
radiali sono tutti studiati per un utilizzo tubeless, quindi il
loro utilizzo con camera d'aria non ne permette uno sfruttamento
ottimale.
alcuni dati tecnici potete valutarli
voi stessi osservando questa tabella:
CERCHIO ORIGINALE
CERCHIO ALPINA
ANTERIORE
canale 17”/3.5” 2.54
Kg
Mozzo fuso
Raggi 36 (D5.2/4.4)
Camera tubetype 0.65 Kg
Peso tot 6.09 Kg
ANTERIORE
canale 17”/3.5” 3.07
Kg
dal pieno
Raggi 36 (D4)
tubeless
Peso tot 5.35 Kg = -0,740 KG
POSTERIORE
Canale 17”/5.5” 3.34 Kg
Mozzo fuso
Raggi 36 (D5.2/4.4)
Camera tubetype 1.0 Kg
Peso tot 9.03 Kg
POSTERIORE
Canale 17”/5.5” 3.17
Kg
dal pieno
Raggi 36 (D4)
tubeless
Peso tot 8.45 Kg -0.580 Kg
Considerazioni:
le ruote ALPINA sono più leggere di quelle di serie. Considerate
tra l’altro che nella versione 2007 i cerchi ant peseranno
2.39 Kg (contro i 3.07 Kg della versione attuale prototipo), e
che l’eliminazione
della camera d’aria influisce drasticamente sulla riduzione
dei momenti d’inerzia.
Vi ricordiamo inoltre che la suddivisione delle masse concorrenti all’inerzia
polare
sono così frazionate:
- 1 % mozzo
- 2 % raggi/razze
- 97 % cerchio
Se ne evince che la riduzione del peso periferico risulta enormemente influente sulla
manovrabilità della moto soprattutto perchè il guadagno di peso avviene tutto
sul canale.
La prova dinamica
La Paul smart con le ruote alpina
rosse e alluminio risulta ancora più aggressiva e corsaiola, per
iniziare la nostra prova abbiamo deciso di effettuare i primi giri
in pista con le gomme di serie, le pirelli dragon dedicate alla
serie sport classic.
Il primo contatto è strano, eravamo
abituati seppur dotata di sospensioni Holins, ad una moto " morbida
" cioè anche se non dava nessuna sensazione di incertezza, sembrava
sempre che tendesse leggermente ad ondeggiare. Appena provate le
ruote Alpina, senza effettuare nessuna regolazione questa sensazione
è scomparsa, l'agilità della moto nei cambi di direzione è aumentata
e conseguntemente sono diminuiti gli sforzi per effettuarli.
Dopo un po di giri con le gomme
standard siamo passati a gomme in mescola, per l'occasione Pirelli
Dragon Supercorsa pro, in mescola sc1 anteriore e sc2 posteriore,
termocoperte su e attendiamo di entrare in pista.
E' il nostro turno, entriamo in
pista. Qualche giro per riscaldare le coperture e subito notiamo
il comportamento delle gomme estremamente reattivo, il cerchio
tubeless con la sua rigidità permette al gruppo mototelaio sospensioni,
di far rendere al meglio la mescola.
Iniziamo a prendere subito fiducia
e cominciamo a spingere sempre più, la moto mostra per la prima
volta i suoi limiti, lato destro il collettore di scarico , lato
sinistro il cavalletto.
I giri passano il divertimento
aumenta e le ruote si rivelano un grosso vantaggio sulla moto,
chi sà cosa direbbero i piloti della classe trophy del Desmo Challenge
se potessero usarle!!!!!!
Insomma secondo noi su moto di
estrazione classic un tocco di modernità come due ruote tubeless
sono un grosso investimento tecnico e di sicurezza che aumenta
il gusto della guida con un tocco all'estetica.
complimenti all'Alpina raggi e
attendiamo il Salone di Milano.